Legge n.170/10:cosa tenere bene a mente!

Quando si pala di DSA , Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ci si riferisce specificatamente a:

  • la dislessia (difficoltà nella lettura);
  • discalculia (difficoltà con i calcoli);
  • disortografia (difficoltà nelle abilità ortografiche):
  • disgrafia (difficoltà nella qualità del tratto grafico)

Dobbiamo tener ben presente che oggi in Italia circa 350 mila studenti sono certificati DSA e le conseguenze spesso si fanno sentire soprattutto quando si parla di Scuola. Nel 2010 è stata approvata la legge n.170/10 dal titolo “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, con lo scopo di tutelare proprio gli studenti DSA, piccoli e grandi. Per loro vengono proposti e portati avanti nelle scuole e nelle Università italiane percorsi didattici specifici per sostenere ed aiutare studenti che hanno un diverso modo di apprendere e conoscere ciò che li circonda.

  1. Ma cosa prevede la legge 170/10?

La  legge in primo luogo definisce i termini dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, evidenziando in seguito le finalità che si prefigge la legge. Fra i primi obbiettivi troviamo quello di ridurre i disagi relazionali fra gli studenti, favorendo il successo scolastico degli stessi ricorrendo se necessario a diversi tipi di supporto. La preparazione degli insegnanti in materia e una maggiore sensibilizzazione delle famiglie inoltre è evidenziato come uno dei passaggi più importanti per riconoscere ed intervenire nei confronti delle problematiche legate ai DSA.

  1. Quali misure di supporto vengono proposte?

La legge individua come misure di supporto a bambini e ragazzi con DSA:

  • l’utilizzo di strumenti compensativi, utili al fine di porre il ragazzo in condizione di apprendere come tutti gli altri ;
  • l’uso di una didattica personalizzata e individualizzata;
  • misure dispensative per privilegiare la qualità dei concetti da conoscere ed apprendere.

Grazie a questa legge agli studenti con DSA sono garantite, durante il loro percorso scolastico diverse forme di verifica e valutazione, come ad esempio un maggior tempo per svolgere i compiti o le interrogazioni in classe; questo tipo di prassi riguarda anche: gli esami di Stato, i test di ammissione all’università e gli esami universitari stessi.

  1. E per i genitori?

La legge prevede all’art.6 la flessibilità dell’orario di lavoro per i genitori di alunni con DSA, limitata però fino alla terza media, proprio per consentire loro di assistere i figli nei compiti a casa. In ogni caso tale flessibilità deve essere regolata in concreto dai Contratti Collettivi di Lavoro. E’ sicuramente qualcosa da tenere bene a mente, soprattutto per offrire tutto l’aiuto necessario ai vostri figli!

Questi sono solo alcuni dei punti salienti della legge 170/10, la quale ha sicuramente favorito la tutela di dei ragazzi con DSA all’interno della scuola, con la finalità primaria di ridurre il tasso di abbandono scolastico e di mettere in condizione ottimali tutti gli studenti per poter apprendere con serenità.

Bibliografia

M. E. BIANCHI, V.ROSSI, L.VENTRIGLIA “Dislessia: la legge 170/2010” a cura dell’Associazione Italiana Dislessia, Firenze 2011.